Il mondo degli imballaggi, soprattutto del comparto alimentare, va verso l’utilizzo di nuovi materiali biodegradabili e antibatterici per un packaging sempre più naturale e sostenibile. Gli obiettivi sono di proteggere i cibi, di preservarne la freschezza e creare una confezione che cambiando colore avvisi il consumatore di un possibile deterioramento del prodotto.
Ogni anno, secondo i dati raccolti dalla Fao, sprechiamo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo e gettiamo 15 milioni di tonnellate di imballaggi alimentari in plastica. Per questo l’Unione Europea con politiche attive e iniziative di vario genere si muove nella direzione di creare nuovi imballaggi. Lo scopo è di diminuire l’impatto ambientale ma anche di ridurre al minimo gli spechi di cibo.
La rivoluzione cominciata con la pandemia
Proprio il Covid ha portato a fare studi sulla proliferazione batterica sulle confezioni e diversi studi recenti stanno dimostrando che la plastica veicola i virus in maniera più consistente rispetto ad esempio del cartone. Un motivo in più per scegliere prodotti che già utilizzano un packaging sostenibile e antibatterico.
Se pensiamo alla diffusione di prodotti bio, è naturale comprendere quanto la confezione diventi fondamentale per restare sulla stessa tematica. Ma anche quanto sia importante per le aziende promuovere dei packaging che rispondano alle mutate esigenze dei clienti, sempre più attenti all’ambiente e a ciò che protegge e custodisce gli alimenti.
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La ricerca di imballaggi antibatterici e biodegradabili
Negli ultimi anni sono numerose le aziende che hanno effettuano ricerche per la realizzazione di imballaggi antibatterici e biodegradabili, sperimentando l’utilizzo di sostante naturali o prodotti di recupero.
Il vantaggio di questo tipo di imballaggio è quello di ridurre l’impatto ambientale (minor utilizzo di plastica, meno inquinamento e consumo di energia), ma apportare anche dei benefici agli alimenti, proteggendoli da agenti patogeni, mantenendo inalterate le qualità e le caratteristiche del prodotto.
Le aziende possono dare un messaggio ai propri clienti utilizzando questi imballaggi: smaltimento più rapido e responsabilità sociale e ambientale. Un impegno ripagato e premiato da un aumento delle vendite, perché si crea un legame di intenti.
Funzionalità e resistenza
I packaging biodegradabili e antibatterici di nuova generazione sono in grado di conservare meglio gli alimenti e di garantire un imballaggio resistente e anche esteticamente appetibile, rispettando i canoni di sostenibilità.
Tra gli elementi utilizzati per realizzare questi tipi di imballaggi, che possono essere anche commestibili o solubili, ci sono biopolimeri a base di cellulosa, alghe, cera d’api, amido di mais, oli vegetali, foglie di olivo e altre piante acquatiche. Questi rivestimenti hanno anche un’azione antibatterica e antiossidante, preservandone la qualità del prodotto meglio delle confezioni in plastica.
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